Una delle nuove strade intraprese dal Coro “Vocilassù”, specie negli ultimi anni, è stata quella del diventare, quasi inconsapevolmente e comunque solo in parte, “Coro d’Autore” con diversi brani a cura di coristi e direttori del gruppo toanese stesso.
Si devono così al talento musicale di Gaetano Borgonovi, corista e codirettore, le armonizzazioni di “Rosso su verde” (Testo e musica di Massimo Bubola) e “Dove tu sei” (Gen Rosso) oltre al testo, alla musica e all’armonizzazione di “E gli angeli cantavano” (lo potete ascoltare qui traccia n. 19).
Preziosa anche la collaborazione con l’amico Remo Secchi autore dei testi “All’alba del mattino”, rivisitazione in chiave moderna della melodia del canto tradizionale reggiano “La Ligera”, e e “Sei bella sei splendida”, analoga operazione sull’omonimo brano popolare, con musica e armonizzazione del m° Armando Saielli (2010-2023 alla direzione del Coro).
Il brano “Canto alla vita” scritto dal poeta e musicista Renato Borghi ha dato il nome al secondo album del Coro nel quale si segnalano gli arrangiamenti e le armonizzazioni per pianoforte da parte del m° Armando Saielli.
Con le appassionate e creative proposte del corista Ubaldo Montruccoli, unitamente alla grande disponibilità degli altri coristi tutti, il “Vocilassù” ha intrapreso più marcatamente la strada del “coro d’autore”. Prima con l’ideazione, la regia e la messa in scena dei Recital “Addio mia bella addio”, per i Centocinquant’anni dall’unità d’Italia e successivamente con “Cuori in trincea”, in omaggio alle portatrici carniche. A Ubaldo si devono inoltre i testi di nuovi canti scritti appositamente per il sodalizio toanese: “L’ultimo pastore”, “Nella brezza della sera”, “Il Gigante addormentato”, “Sui Prati di Pagliaro”, sempre con musica, armonizzazione e arrangiamenti al
pianoforte del m° Armando Saielli.
Vere e proprie calligrafiche e musicali cartoline d’Appennino che il Coro come “entità narrante” diffonde col canto in varie parti del nord Italia e non solo. Con la piacevole sorpresa di scoprire che “L’ultimo pastore” è ormai cantato da oltre dieci cori italiani e da un coro tutto al femminile della vicina Croazia.
Il 2024 si apre con “Amore che vieni, amore che vai” brano del 1966 di Fabrizio De Andrè, armonizzato dalla neodirettrice Mirka Cassinadri.